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Valter Borghini

 

 

Descrizione scenetta

 

È caratteristica comune ad ogni modellista, almeno di quelli che conosco, di avere a disposizione, indipendentemente dalla branca di interesse, una riserva interminabile di pezzi, nel senso, proprio, di impossibile da portare a termine nell’arco del tempo riservato ad una vita media. Ciò non ostante, il folle, continua, imperterrito, ad accumularne di nuovi che vanno a stipare cassetti e armadi, con la flebile speranza di poter rivedere, un giorno, la luce.
Purtroppo anch’io  non mi sottraggo a questa maledizione e considerando che oltre a figurini faccio, prevalentemente, anche navi, è facile capire come ormai da tempo abbia superato il punto di non ritorno.
Fortunatamente questo atteggiamento riserva qualche aspetto positivo, intanto possiamo godere di una collezione di oggetti che, anche se “in fieri” sono di solito piuttosto belli ( naturalmente, il termine Collezione ci emancipa dall’accumulo seriale patologico), ma il vero vantaggio si ha al momento dell’inizio di un nuovo lavoro, quando di fronte a noi si apre un vasto orizzonte di possibili scelte e combinazioni che la nostra fantasia elabora proprio sotto lo stimolo visivo esercitato dal nostro piccolo esercito di pezzi. E’ una fase molto piacevole, dove si recuperano vecchie idee, se ne formulano di nuove, se ne scartano innumerevoli altre, fino a che, finalmente, si arriva a definire un progetto concreto.
Così, più o meno, è andata per questa scenetta, un bel ponte in resina della Andrea, un bellissimo pezzo della Pegaso, Barbuta con gonfalone, scolpito da Andrea Jula e dei graziosi bambini medioevali, scolpiti da Gianni La Rocca sempre per Pegaso, che giocano alla guerra. Sembravano fatti apposta per essere combinati insieme in una interessante scenetta capace di riservare anche qualche significato allegorico e metaforico, sintetizzati nel titolo.
Allegorico, nella prima parte “Campagne di Roma”, dove oltre alla citazione, ovvia, del contesto ambientale, campestre di svolgimento della rappresentazione, vi è il richiamo, in chiave più modesta, alle antiche campagne militari della Roma imperiale, nella raffigurazione del soldato a cavallo che avanza austero e imponente verso il campo di battaglia allestito dai piccoli guerrieri. La seconda parte del titolo “il Passaggio“, al di là della descrizione, immediata, dell’attraversamento fisico del ponte, rappresenta quello che volevo fosse l’aspetto centrale del contenuto simbolico del lavoro, una metafora da leggersi in doppia direzione, da una parte il Cavaliere che avanza verso i nuovi guerrieri,ai quali dovrà, in futuro, passare, consegnare le arti della guerra, dall’ altra il bambino, che ha smesso di giocare, lasciando dietro se i compagni ancora inconsapevoli, guardando, attonito, procedere verso di lui un possente cavallo condotto da un vero soldato, passando così, dalla fantasia ludica di pochi attimi prima, all’incontro, scontro con una visione più adulta della realtà.
Una volta stabiliti i rapporti fra i personaggi, ho cercato di inserirli in una ambientazione realistica importante, direi quasi predominante, al contrario di come accade di solito, dove la parte scenografica, più o meno ridotta, fa da sfondo per dare risalto ai soggetti principali, cioè i figurini. Qui entrambi gli elementi hanno lo stesso peso e la scenetta va letta nel suo insieme, come può essere fatto con un quadro, dove il punto focale è incentrato sul bimbo che guarda il cavaliere.
Questa scelta ha implicato un impegno non indifferente nella realizzazione della parte ambientale, decisamente superiore a quello richiesto per la pittura dei figurini, come si potrà intuire dalle descrizioni che seguono. Come sempre, però, trattasi di fatiche assai gradevoli, che, indipendentemente dal risultato finale, rappresentano per se stesse lo scopo del nostro hobby.
Buona lettura.


 



Preparazione Ponte
Questo massiccio gruppo di pezzi in resina ( Foto 1 ) è il bel ponte romano della Andrea Miniatures, ben disegnato e dettagliato. All’assemblaggio presentava, però, una inspiegabile imprecisione, vista la qualità dei prodotti Andrea, una mancanza, cioè, di corrispondenza tra i due blocchi laterali e l’arco centrale come si può chiaramente vedere nelle Foto 2, 3 e 4. Questo ha comportato una operazione imprevista e laboriosa  di correzione, sotto descritta.






Correzione
Ho provveduto ad riallineare i pezzi asportando le parti in eccesso, avendo cura di conservare le texture superficiali del ponte( Foto 5, 6, 7 ). Si sono corretti gli incastri del muretto ( Foto 8 ) e l’angolo inferiore di quest’ultimo ( Foto 9 ). Identiche operazioni operate nella parte opposta del ponte ( Foto 10, 11, 12 ). Tutto il lavoro di modifica è stato svolto su quello che diventerà, poi,  il lato posteriore del ponte.
Piccola nota sanitaria: quando si lavora la resina, segando e scartavetrando, soprattutto con pezzi così grandi , è opportuno, se non indispensabile, indossare una mascherina di buona qualità ed eliminare rapidamente, con l’aspiratore,  la copiosa quantità di polvere prodotta






Incollaggio
Nell’incollare pezzi cosi grandi è sempre opportuno utilizzare dei perni metallici per rinforzare la struttura. In Foto 13, allineamento e centraggio per i fori dei perni. In Foto 14 , il perno inserito. La colla utilizzata è, naturalmente, quella cianoacrilica, ideale per la resina.




Ricostruzione superfici
Ecco come si presentano le estremità del ponte dopo l’incollaggio ( Foto 15, 16 ). In Foto 17, una delle parti asportate dopo essere stata assottigliata con carta abrasiva. In Foto 18, 19 le parti pronte per essere ricollocate. Il ponte è terminato ( Foto 20 ). Dovrà, comunque, essere rifinito e perfezionato con l’utilizzo di stucco epossidico.





Segue parte seconda: Preparazione della Base





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