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Luigi Maini







Navi in scala 1/1200







La scala 1/1200 è praticamente la più piccola tra le scale adottate per il modellismo navale il pastica. Permette di realizzare modelli di dimensioni molto ridotte (solo le riproduzioni delle navi più grandi superano i 20 cm) che possono essere impiegati per realizzare in poco spazio una vasta raccolta , per la costruzione di diorami in cui compaiano più navi, oppure per wargames.
La scelta in questa scala (almeno quella dei modelli facilmente reperibili in italia) non è vastissima. Ai modelli in plastica in questa scala possono essere aggiunti quelli in metallo, dei quali esiste una vastissima scelta di soggetti di tutti i tipi e di tutte le epoche, si tratta però di pezzi decisamente costosi anche se in genere molto dettagliati.
I modelli inscala 1/1200 sono tutti modelli waterline e, il più delle volte possono essere montati ad incastro.

Vengono elencate di seguito le case e i modelli prodotti e il livello di reperibilità attuale:


Revell

La Revell ha attualmente in produzione una linea di navi water line in scala 1/1200 , in tale linea molte sono navi della seconda guerra mondiale, i modelli si possono dividere essenzialmente in tre categorie, quelli prodotti qualche anno fà e purtroppo di non facile reperibilità, quelli non più a catalogo ma comunque abbastanza recenti e quelli ancora a catalogo che sono quindi reperibili molto facilmente, eccoli divisi per categorie:

Rarissime: Roma, Vittorio Veneto, Yamato, Musashi, Shinano.
Non Comuni: Prince Of Wales, Duke of York, King George V, U.S.S Enterprise, U.S.S Iowa, Gneisenau.
Comuni: Tirpiz, Bismark, Scharnhorst, U.S.S Yorktown, U.S.S Hornet, U.S.S Missouri, U.S.S New Gersey.

I modelli in questione possiedono un ottimo rapporto prezzo qualità e si tratta per la maggior parte di ristampe di modelli della compianta ESCI. i modelli ESCI sono stati ristampati più volte e si possono trovare in varie edizioni sia REVELL che dell'americana MINISHIP. Difetto della serie attualmente in produzione è che contrariamente alle vecchie edizioni, le navi gemelle all'interno della scatola sono perfettamente identiche. Quindi nella scatola della Musashi in realtà troveremo un kit del tutto identico alla Yamato, come nella scatola della Tirpiz troveremo la Bismark. Tutto ciò è molto scorretto in quanto le navi in questione pur essendo gemelle possedevano delle peculiari differenze che non possono essere trascurate e che richiedono quindi un certo lavoro di conversione.


Airfix

Per un certo periodo la Airfix ha prodotto un ottima linea di modelli in scala 1/1200. In tale linea sono stati prodotti ottimi modelli come la H.M.S Hood, Prinz Eugen , Bismark, H.M.S Ark Royal e da segnalare una confezione con ben due cacciatorpedinieri di classe Tribal e l'incrociatore Norfolk. La qualità di questi modelli è assolutamente ineccepibile e consiglio vivamente di non lasciarseli scappare se si verificasse l'occasione di reperirli.


Eagle

Tutta la gamma di navi inglesi della seconda guerra mondiale e buona parte delle navi tedesche è stata prodotta in questa famosa ed ormai rarissima serie inglese. Le navi della Eagle sono ormai retaggio di accaniti collezionisti e sono veramente difficili da reperire, la qualità a dispetto della rarità nella maggior parte dei casi non è soddisfacente.


Pyro

Buona parte degli stampi Eagle furono acquisiti dalla casa americana Pyro che aggiunse alla serie un buon assortimento di navi americane e giapponesi. Purtroppo nel caso delle navi giapponesi si riscontrano grossolani errori probabilmente derivanti dalla poca reperibilità di foto e disegni all'epoca in cui i modelli furono stampati.
In ogni modo alcuni modelli delle navi americane per ovvi motivi risultano piuttosto attinenti. Questa serie anche se rara in Europa risulta ancora abbastanza reperibile anche a costi decisamente bassi.


Autocostruzione

Come avrete potuto notare le navi a disposizione in scatola di montaggio non sono moltissime, si soffre soprattutto la mancanza di incrociatori e cacciatorpedinieri, per queste tipologie di modelli non resta che seguire la strada dell'autocostruzione e a questo proposito ho da segnalavi un ottimo testo di riferimento, il libro si intitola 'WARSHIP IN MINIATURE' di Michael Ainsworth pubblicato da Conway Maritime Press ed è una ottima guida alla costruzione di navi in scala 1/1200 e contiene circa 40 schemi di costruzione per navi da guerra delle principali nazioni in conflitto, interessante soprattutto per gli schemi degli incrociatori e dei cacciatorpedinieri che risultano ovviamente i più.... abbordabili, tanto per restare in tema. Per aiutarvi ulteriormente nel reperimento di questo utilizzimo testo, eccovi la sua copertina:






Di seguito alcuni modelli da me realizzati



Garibaldi


L'incrociatore Garibaldi è quasi del tutto auto costruito in legno e plasticard.
Lo scafo però è stato ricavato dallo scafo di un cacciatorpediniere inglese classe tribal di scala superiore.
Fortunatamente lo scafo del tribal se considerata la scala 1 a 1200 aveva la stessa forma, lunghezza e larghezza della Garibaldi.
Al contrario per le sovrastrutture è stato necessario parecchio lavoro di autocostruzione utilizzando listelli di legno, plasticard e tutto ciò che poteva essere riadattato dagli sprue del tribal.
Molto tempo è stato necessario per realizzare le torrette di artiglieria principali utilizzando strati di plasticard e una buona dose di pazienza per limare e carteggiare fino a raggiungere forma e le dimensioni corrette.


Graf Zeppelin

La portaerei tedesca Graf Zeppelin non è certo un modello facile da reperire e quindi quando ho avuto l'occasione di acquistarlo non me lo sono lasciato scappare.
L'unico problema fù che il modello era ridotto ad un torsolo di metallo verniciato più volte in maniera oscena, gli alberi assenti e le sovrastrutture prive di particolari.
Sinceramente non sono mai riuscito a capire quale fosse la casa costruttrice ma probabilmente si trattava di un modello molto vecchio.
Una volta ripulito ho realizzato i dettagli mancanti al modello e cercato di risistemare quelli già presenti.
L'alberatura era completamente mancante e ho dovuto realizzarla ex novo grazie a spilli e fili di acciaio.
La particolarità di questa nave è senza dubbio il ponte volo, volevo che rendesse l'idea del legno, ma questo in una scala cosi piccola non è così facile.
Credo di aver ottenuto un buon risultato con la seguente tecnica.
L'idea si basa sul fare due cose sbagliate per ottenere un effetto accattivante.
Dopo aver steso una mano di primer bianco sul ponte, ho steso una mano di marrone chiaro molto diluito su tutto il ponte con una pennello piatto.
Generalmente si parte sempre dai colori scuri per andare su colori chiari, in questo caso no, la sequenza è stata da chiaro a scuro.
Il secondo errore voluto è stato quello di stendere esageratamente il colore che già molto diluito tenderà cosi a formare delle striature difformi.
Una volta asciutto il primo strato ho ripetuto più volte l'operazione con marroni sempre più scuri per 3 o 4 volte ed in fine due mani di lucido hanno fatto il resto.

Diaz e Giovanni dalle bande nere

Gli incrociatori Diaz e Giovanni dalle bande nere sono invece in metallo ed appartengono alla serie navale della genovese e compianta Grifo, i modelli non possiedono particolari pregi per dettaglio o precisione nella scala ma sono comunque una buonissima base di partenza per chi volesse collezionare navi italiane della seconda guerra mondiale.
Qui sotto sono rappresentati assieme al Garibaldi


Prinz Eugen

L'incrociatore tedesco Prinz Eugen è in buon esempio della qualità Airfix anche se tale modello essendo molto malridotto ha richiesto una notevole ristrutturazione che lo ha riportato al suo vecchio splendore.





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