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Stefano Salesi



classe Nibbio

W.I.P.


Da sempre sono affascinato dagli aliscafi, civili e militari,
e ho sempre avuto la seria intenzione di aggiungere un aliscafo armato italiano alla mia personale flotta.
Finalmente, grazie ad una ricca elargizione in modelli del Cinghiale Nostrum, ho messo le mani sul
kit della nave da assalto anfibio giapponese "Shimokita" della tamiya, scala 1/700.

E cosa ti contiene il kit? due aliscafi giapponesi...guardacaso
con lo scafo costruito su licenza italiana.
2+2=4, fuori l'attrezzatura e al lavoro.


Il rapido raffronto coi piani di costruzione evidenza le misure sostanzialmente
corrette del kit sia per lo scafo che per la sovrastruttura, ma quest'ultima è
troppo avanti di circa 3 millimetri. La sovrastruttura stessa viene dunque rimossa
con una lama, e l'apertura restante viene chiusa e raccordata
al ponte con plasticard e milliput.



Inoltre il fronte della plancia è inclinato, mentre nella versione originale MMI
si presentava perfettamente verticale, quindi si è resa necessaria la carteggiatura
dell'elemento, con conseguente ricostruzione delle finestrature in plasticard
(santo, santo, santo plasticard).


Il 76/62 rapido arriva dal set Skywave-Dragon dedicato alle marine occidentali,
forse un po più vicino alla scala 1/680 (tradizione Skywave-Dragon,
sembrerebbe...) ma adatto al bisogno.I contenitori lanciamissili sono realizzati
con profilato plastico a sezione quadrata e fotoincisioni di recupero, mentre il
missile viene da un non meglio precisato sprue trovato in un cassetto.


segue l'aggiunta delle battagliole e altri dettagli con fotoincisioni avanzate,
in questo caso dal set White Ensigne Models dedicato ai cacciatorpedinieri
inglesi della classe O, e l'autocostruzione dell' alberetto con sezioni di filo
di rame cotto e avanzi di fotoincisioni  (mai buttare via oggetti che potrebbero
tornare utili, regola ferrea del modellista e incubo di madri e fidanzate).


la verniciatura è stata eseguita con acrilici tamiya ad aerografo e Vallejo a pennello.
il Gheppio poi è stato posto su una base in legno, con mare scoplito in Milliput,
e con lo stesso materiale è stata scolpita la "fiammata" del Teseo in partenza
(bello rosso, versione sperimentale, che risalta) dipinto ad aerografo con acrilici e
una mano di smalto lucido.



Lo so, mancano i codici di scafo e di ponte, ma non ho ancora trovato le decal adatte...





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