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MASP



26 Settembre 2013

Sono passati più di quattro mesi da quando Luigi se ne è andato, portato via da una malattia inesorabile, così crudele ed ingiusta nella sua rapidità da lasciare tutti noi attoniti,  con un tale senso di smarrimento da non riuscire a razionalizzare questo terribile lutto. Luigi era un caro amico e questo spiega, naturalmente, il dolore che ha provocato la sua scomparsa, ma era per noi qualcosa di più, anche se consciamente non lo sapevamo e lo scopriamo adesso. Era il nostro riferimento, il Contatto fra noi e il meraviglioso mondo del modellismo, che ci aveva insegnato ad amare come lui spassionatamente amava e che, pensavamo, avremmo avuto a nostra disposizione per sempre, come se lui e il suo negozio fossero un'unica entità destinata ad accompagnarci indefinitamente nella nostra passione. La realtà della vita e della morte ci ha colti, come sempre succede, impreparati e anche impacciati nel capire e nell’agire, io stesso avrei voluto scrivere questo ricordo subito dopo la sua scomparsa, ma una sorta di non accettazione me lo ha impedito. Questo tempo trascorso è stato necessario, utile per diradare, in parte, l’emozione e per ripensare a Lui con più serenità e lucidità.


Descrivere Luigi non è facile e neppure ho l’autorità per farlo, ma penso di non sbagliare dicendo che era un brav’uomo, nel senso più nobile della parola, amante della cultura e in particolare della storia, appassionato collezionista d’arte e con una sterminata e pregevolissima collezione di figurini. La sua competenza in campo modellistico era veramente straordinaria, con pochi eguali, spaziando con assoluta autorità fra modelli, materiali e strumenti, con una predilezione per i figurini, nella pittura dei quali, lui stesso aveva raggiunto risultati a livello mondiale. Tutta questa conoscenza non era aridamente custodita e celata, veniva invece continuamente, quotidianamente distribuita a giovani e vecchi modellisti che avevano la fortuna di valicare la soglia del suo negozio e credo siano tantissimi coloro, me compreso, introdotti e fatti appassionare da lui a questo hobby, contribuendo costantemente alla loro crescita. Il modellismo era il suo lavoro, è vero e lo svolgeva con la massima professionalità, ma si aveva molto spesso la chiara percezione che non fosse altro che un valido pretesto per poter coltivare a tempo pieno la propria passione.

Mi piace ricordare un’altro aspetto del suo carattere, cioè il suo modo, si pacato, di affrontare le discussioni, ma sempre abbinato ad un pungente senso dell’ironia, col quale, amabilmente e immancabilmente, ci colpiva. Personalmente, non riesco ancora a non vederlo, sorridente, dietro il banco del negozio da solo o con suo figlio Daniele o spesso con la moglie Susanna con la quale formavano, così ho sempre avuto l’impressione, una coppia ammirevole, invidiabile, con un grande affiatamento e soprattutto un grande rispetto reciproco, tanto che mai ho avuto occasione di assistere  ad un litigio, ad uno screzio e se,  come è fisiologico, anche loro ne avevano, evidentemente riuscivano sempre a confinarli, garbatamente, nel loro privato. Quando si rompono legami così forti così preziosi e così, purtroppo, rari, il dolore si aggiunge al dolore e anche noi, pur dall’esterno, percepiamo lo strazio di questa lacerazione irreversibile e consapevoli della nostra impotenza, non possiamo fare altro che condividere silenziosamente questa sofferenza con la famiglia di Luigi, rinnovando il nostro affetto e partecipazione, stringendoci a loro nel suo ricordo.

Sono sicuro che nessuno dei nostri soci si sentirà offeso se affermo che Luigi era senza dubbio la figura più importante del nostro club, un pilastro la cui assenza ne ha fatto vacillare tutta la struttura, ma  la consapevolezza di quanto anche per lui la forza della nostra associazione fosse importante, ci ha impedito di farla crollare e forse ci ha resi se non più forti, sicuramente più uniti.

Luigi ci manca e, non c’è dubbio, ci mancherà, saranno innumerevoli in futuro le occasioni per avvertire la sua assenza, per non poter disporre della sua competenza, della sua generosità, della sua amicizia, ci mancherà la sua visione pratica e a volte disincantata della vita, ma così sensibile invece all’incanto, alla magia evocativa dei piccoli mondi che costruiamo.

Dopo la sua morte, ho dipinto qualche figurino e invariabilmente alla conclusione di ciascun pezzo, osservandolo, mi sorprendevo  a pensare “ non vedo l’ora di farlo vedere a Luigi, spero gli piaccia ”, dopo queste  brevissime interruzioni della dura realtà, mi rendevo conto che non avrei mai più potuto godere del suo giudizio e avvertivo una profonda tristezza, ma al contempo pensavo: “Luigi non c’è più, è vero, ma è ancora così  presente nella mia mente che riesce ad influenzare tuttora il mio lavoro”. Sono convinto che questa percezione riguardi tutti noi ed è così, credo, dovremmo continuare a sentirlo, sempre  vivo nei nostri pensieri.

Ho scritto questo breve ricordo con mie parole, ma guidato dal pensiero e dall’affetto di tutti.
Nessuno di noi ti dimenticherà.
Ciao Luigi


Valter

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