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Valter Borghini










Introduzione



In questo articolo vi presento la realizzazione di un figurino in grande scala descrivendone quasi completamente i vari passaggi, partendo cioè dai pezzi
scomposti fino alla messa in posa sulla basetta, come naturalmente
si conviene per un passo passo.

Si tratta di un pezzo in metallo di 120 mm , una specie di salma  riesumata negli antri
della XXV legio, il negozio di modellismo dell' amico Luigi Trisciani, luogo dove si possono sempre fare interessanti scoperte.
In questo caso si tratta di un soldatino prodotto probabilmente oltre venti anni
orsono, ed essendo la scatola priva di qualsiasi riferimento sia al soggetto
che alla ditta produttrice, la sua origine è rimasta piuttosto oscura, anche se dalla tipologia  del figurino e dal tipo di scatola si potrebbe ritenere un pezzo scolpito da
Ron Hinote della Little Generals.
Il figurino presenta,  naturalmente, i segni del tempo, riferiti in particolare sia alla qualità del metallo che della fusione, che non possono essere paragonati, come vedrete, con gli standards attuali.
Nel contenuto della scatola era completamente assente la buffetteria, o per scelta della ditta  o per scomparsa nel tempo, e quindi cinture , cinghie e cinghiette sono state rifatte.

Come dicevo non essendoci riferimenti al soggetto, lo si è identificato, dopo una ricerca
uniformologica, come maggiore dell' esercito imperiale giapponese ( Sosha in lingua originale ) con una divisa del periodo a cavallo fra la guerra cino-giapponese e l'inizio della seconda guerra mondiale.

Gli aspetti descritti hanno portato ad una  realizzazione non proprio semplicissima,
in cui hanno  giocato, non ultimi, il peso e l' ampiezza del soggetto, che ne hanno reso la manipolazione , soprattutto in fase di pittura, alquanto laboriosa.
Essendo, queste difficoltà realizzative, decisamente prevedibili, ci si può domandare se vale la pena oggigiorno avventurarsi su di un soggetto non facile, che richiede tempi piuttosto lunghi solo per poter essere riportato ad una condizione di " normalità ", quando il mercato attuale offre soggetti di una qualità straordinaria, che rasenta la perfezione e che quasi si montano e si dipingono da soli.
La domanda è ovviamente retorica in quanto questo stesso articolo ne è la risposta,
dato che, aldilà della qualità tecnologica, quello che conta e che fa muovere le
mani e la mente del modellista è la qualità artistico-evocativa che egli rileva, sia pure condizionato dalla propria soggettività, nella scultura e che si esprime in tanti modi, come ad esempio,
nel nostro Maggiore, in una composizione gradevolissima, in una corretta anatomia
e soprattutto in una postura e un atteggiamento di grande naturalezza
che rimandano ( evocano ) immediatamente le caratteristiche che sono connaturate al personaggio e al suo rango: rilassata fermezza , controllo, autorità e che quindi lo individuano e lo caratterizzano alla perfezione.
questo insieme di caratteristiche hanno reso questo soggetto, almeno ai miei occhi,
assai attraente e quindi più che meritevole di essere affrontato, facendo passare in secondo piano le piccole difficoltà tecniche ad esso legate.




Parte Prima

Preparazione, costruzione pezzi e assemblaggio

Pagina 1

Nota: il numero della foto viene evidenziato al passaggio del puntatore mouse su di essa.

Eccoci finalmente al figurino.
Nella foto 1 si può vedere tutto il contenuto della scatola, per un totale di quindici pezzi in metallo.
Nella foto 2
, il dettaglio di quello che sarà il pavimento di legno, su cui è scolpito un tappetino, che porta i 4 fori che accoglieranno le gambe dello sgabello, i due fori per l'incastro dei piedi del soldatino e infine il foro circolare fra i due piedi , che servirà per il fissaggio del pezzo alla basetta.
Nella
foto 3 il dettaglio delle gambe, con la freccia verde ad indicare lo spessore del metallo e  la freccia rossa la vistosa linea di fusione, cosi come nella foto 4 in cui si può notare anche la finitura un pò grossolana del volto.

  
 

Foto 5, altri dettagli,
Foto 6, borsa portadocumenti,
Foto 7
, la fondina della pistola con alcuni residui di fusione,
Foto 8
, la fibbia della cintura, a forma di perno, che si incastrerà nel corpo del figurino e la nappa del cuscino del sedile.



Foto 9, dettaglio della fibbia dove si può notare la fusione incompleta del bordo inferiore, che verrà ricostruito.
Foto 10, impugnatura della Katana
Foto 11
, la freccia indica quello che è rimasto della stelletta sulla mostrina, che richiederà una correzione con la pittura.
Foto 12
, ancora peggiore la situazione delle gambe dello sgabello,che dopo alcune prove a secco sono risultate decisamente troppo corte e richiederanno, come vedremo subito, una prolunga.
La freccia rossa indica la cucitura del cuscino,che essendo incompleta ed irregolare, verra asportata e ricostruita con stucco bicomponente.




Montaggio dello sgabello

Foto 13 , ecco come si presenta il cuscino dopo l'asportazione della cucitura.
Foto 14
, per consentire l'allungamento delle gambe e garantirne la robustezza, è necessario l' inserimento di perni di metallo. Foto 15, uno dei perni tagliato e ben rifilato.
Foto 16
, come si vede, per prolungare le gambe, ho usato dei quadrelli di legno, le commessure fra legno e metallo verranno poi stuccate.
Foto 17
, essendo il telaio fuori squadra, si è inserito uno spessore per la correzione
Foto 18
, lo sgabello è completo, richiederà la stuccatura delle varie parti e in particolare la rifinitura delle gambe.



Foto 19, foto 20, dettagli sulle mani pulite e lucidate
Foto 21, qui si possono valutare le condizoni del volto, in particolare dell'occhio destro, che risulta alquanto rovinato, come si vede meglio nella Foto 22, questo richiederà piccole correzioni sul metallo e poi una cura particolare nella pittura.
Foto 23
, Foto 24, il pezzo è parzialmente assemblato e sono indicate le linee di giunzione non ancora stuccate. Si è fatto uso solo di colla cianoacrilica, senza l' utilizzo di perni, in quanto le superfici di contatto sono molto ampie, e poi la posizione seduta del figurino non comporta particolari tensioni sulle varie parti.
Foto 25
, l' elmetto pulito e lucidato con paglietta metallica; sono indicate le linee che rappresentano le cuciture della tela di rivestimento, che sono state reincise con un tagliente molto affilato.






                                                                               
Parte prima pagina 2

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